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Il cuore del Calcio – il calcio come mezzo per la solidarietà: diventa ambasciatore dei valori del calcio nel mondo.

Negli ultimi anni abbiamo assistito a scene sui campi di calcio di cui non dobbiamo essere fieri. La violenza è sempre maggiore nello sport, ma soprattutto nel calcio, non solo tra i tifosi, ma nche tra i giocatori.

In un mondo che pubblicamente vive di lotte per i diritti televisivi, delle sponsorizzazioni invadenti, degli ingaggi miliardari, e purtroppo anche delle guerriglie urbane tra tifoserie, c’è anche un lato segreto: la “Solidarietà”.

Nel Maggio del 2000, Nelson Mandela ha detto <<Lo sport ha il potere di cambiare il Mondo. Di unire la gente. Parla una lingua che tutti capiscono. Lo sport può creare la speranza laddove prima c’era solo disperazione>>. Queste parole hanno contribuito a sensibilizzare le società sportive, gli organizzatori di eventi, atleti ed ex-atleti, per dare un sostegno concreto ai più poveri e disagiati, operando per migliorare la loro qualità di vita.

Lo sport non è stato a guardare le debolezze e i limiti della nostra società, ma ha creato alternative e soluzioni, diventando un tramite tra la società e il terzo mondo. Una forte approvazione è venuta dal mondo del calcio.

Una delle prime società ad intervenire è stato L’F.C. Internazionale Milano; sia nel mondo (WWF, Emergency, ecc.) sia in Italia (Servizi Sociali Milano per i malati, Ospedale Meneghino di Niguarda, Carcerati di San Vittore ed Extracomunitari). Le società non sostengono solo delle attività, ma hanno anche delle proprie iniziative; l’F.C. Internazionale Milano, dal 1997 porta avanti la sua missione l’Inter Campus Estero, un programma di intervento sociale che utilizza il gioco del calcio come strumento di promozione a beneficio dei bambini bisognosi, di età compresa tra gli 8 e i 14 anni.

Come di solito si fa in un derby entrano in campo per la solidarietà squadre molto importanti come l’A.C. Milan, che nel 2003 ha costituito la Fondazione Milan Onlus, che ha l’obiettivo di dotarsi di strutture dedicate a sostenere con regolarità costante le realtà sociali più deboli, e la costruzione , in un ospedale di Nazaret, di un reparto di Neurologia a Terapia intensiva, che porterà ad un progetto di amplificazione della struttura ospedaliera.

Questi sono modi diversi di siuto concreto per i più piccoli e indifesi da parte di che ha ricevuto tanto dalla vita. La solidarietà calcistica è la parte più bella di questo gioco, che ci dimostra la voglia di esserci offrendo senza apparire, sperando nella voglia di aiutare che è indifeso con delle motivazioni nobili e non dettate dal guadagno personale.

Anche con piccoli mezzi, attraverso spontaneità e semplicità, è possibile ugualmente muovere idee ed iniziative, ma l’importante è riuscire a sensibilizzare tutti, soprattutto i giovani, per cercare di costruire una cultura più solidale.

Queste iniziative e la passione che le fa vivere secondo me racchiudono il significato della frease di Nelson Mandela che deve essere presa come monito per il mondo dello sport.

“Lo sport è di tutti e per tutti. È un mezzo di comunicazione globale che coinvolge tutti, come una fonte di energia inesauribile.”

 

                                                                                              Dario Sica