I CODICI

Fin dall’antichità l’uomo ha avuto il bisogno di trasmettere ad altri individui i propri sentimenti, le proprie emozioni e le proprie informazioni.

Per risolvere questo problema, è stato stabilito tra gli individui, un sistema convenzionale di segni, simboli o suoni che hanno lo stesso significato per chi li trasmette e per chi li riceve; la scelta di questo sistema è chiamata CODICE, cioè un insieme convenzionale di simboli idonei a rappresentare gli elementi di un altro insieme. Tra i simboli e gli elementi che vogliamo rappresentare  ci deve essere une corrispondenza biunivoca , cioè ad ogni insieme di simboli deve

corrispondere solo un elemento. Esistono numerose forme di comunicazione per le quali l’uomo ha sviluppato diversi tipi di codici, ad esempio: l’alfabeto Morse, i segnali di fumo, il linguaggio a segni dei non udenti, le targhe automobilistiche, i cartelli stradali e altri ancora. Il codice più utilizzato dall’uomo per comunicare è il CODICE-LINGUAGGIO.

Se ci riferiamo alla lingua italiana, possiamo dire che questo codice utilizza 21 simboli, le lettere dell’alfabeto, mediante le quali è possibile identificare tutti gli oggetti. In particolare utilizzando parole formate da un solo simbolo possiamo identificare 21 oggetti diversi, utilizzando parole formate da due simboli si possono rappresentare 21  = 441 oggetti. In generale utilizzando parole

formate da n lettere (simboli), si codificano 21n   oggetti diversi.

Un altro codice è quello che utilizza i simboli (numeri) da 0 a 9. Con questi dieci simboli, con numeri di una sola cifra, si possono codificare 10 grandezze diverse, con numeri di due cifre se ne codificano 102 =100 e, in generale con n cifre si codificano 10n  grandezze diverse.

In elettronica molto usato è il codice BINARIO che utilizza solo due simboli (0-1) che vengono chiamati ‘ Bit ’. con un bit si identificano due grandezze 21  , con due bit se ne identificano 22 = 4 e, in generale, con parole di n bit si identificano 2n  grandezze.

Per codificare N oggetti diversi occorre utilizzare un numero n di bit pari a: n = log2 N.

Se N risulta un numero decimale, si considera il numero intero immediatamente più grande.