Il mondo contemporaneo ha sviluppato enormemente le possibilità che l’uomo ha si comunicare con gli altri; molti definiscono la civiltà attuale come la civiltà dell’informazione. La comunicazione è diventata sempre più veloce e le sue fitte reti coinvolgono masse e non più solo individui. Ma c’è un rischio: l’immagine che della comunicazione danno i mass-media ed il tipo di uso che ne fanno, finisce per influire negativamente sulla primaria forma di comunicazione, cioè sulla persona e sul dialogo. La radio, la televisione, la stampa infatti non stanno alle regole del dialogo sopra chiamate. Davanti ad essa stanno le masse e non le persone; sono esse che detengono il potere poiché hanno la parola e nessuno può toglierla loro se non interrompendo il rapporto; non sono disposte a modificare il loro giudizio o comportamento, ma al contrario, sanno bene come modificare e condizionare quello dei loro interlocutori (su questo si basa la pubblicità). Così anche nel dialogo interpersonale spesso siamo indotti a comportarci alla maniera dei mass-media: facilmente, quando la comunicazione non ci interessa più, la <<spegnamo>> come si fa con il telecomando, dimenticando la realtà umana della persona che ci sta davanti.
Un’etica personalista, fondata sul dialogo, al contrario, pone l’altro al centro della relazione e non l’io, si sforza di mantenere un equilibrio nel rapporto, offrendo all’altro la possibilità di comunicare scelte diverse, sena imporre a tutti i costi il proprio punto di vista. Nel dialogo le persone prima di criticarsi cercano di comprendersi, accettandosi per quello che sono. Nel dialogo le persone hanno atteggiamento di rispetto, di fiducia, di interesse per l’altro, non intendono manipolare ai propri fini la comunicazione, sanno regalare silenzi. Il dialogo dunque, per il tipo di relazione presuppone e realizza fra due persone, può insegnare molto a noi uomini moderni su ciò che è bene e ciò che à male nell’incontro con l’altro: esercitarsi a dialogare vuol dire cominciare a cambiare il mondo con un’ecologia della mente e delle relazioni.