Comunicazione vista come strumento

Nella BIBBIA la capacità di comunicare è stata vista come la condizione e  lo strumento  che permette agli uomini di comprendersi: essa viene drasticamente ridotta da Dio quando gli uomini ne fanno un uso sbagliato e viene  di nuovo resa pienamente possibile quando –dopo la risurrezione di Gesù  di Nazaret – viene donato all’uomo lo < Spirito > che permette agli uomini di comprendersi nella loro diversità. Per la BIBBIA dunque la comunicazione ha anche una dimensione etica: essa comporta una responsabilità, è uno strumento che può essere usato bene o male, generando comprensione o impossibilità di comprendersi.Un ultimo aspetto da sottolineare è quello del significato particolare che ha la parola. Essa non è solo un mezzo astratto per comunicare, essa è realmente efficace, creatrice. Parola  e realtà coincidono. In ebraico, infatti, < parola > si dice dabar che significa anche evento, realtà. < E Dio disse: Vi sia la luce!  E apparve la luce >. Anche per le altre culture la capacità di comunicare ha un’importanza così centrale. Importanti filosofi, come ad esempio M. Heidegger, sostengono che solo grazie a questa sua capacità l’uomo riesce in fondo a percepire la realtà intorno a sé a dare un senso a questa realtà.

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