Il linguaggio

Per linguaggio si intende un sistema attraverso il quale è possibile comunicare. Più precisamente, si può definire linguaggio la facoltà di associare a dei contenuti (ciò che si vuole dire) un’espressione in grado di rappresentarli in modo comprensibile, per mezzo di segnali (per lo più visivi o uditivi) convenzionali. La capacità di produrre linguaggi efficaci non è esclusiva dell’uomo: tutti gli animali possiedono delle forme di linguaggio, più o meno elaborate (tra le forme di comunicazione animale si possono ricordare, per la loro relativa complessità, le "danze" eseguite dalle api per scambiarsi informazioni su come raggiungere il cibo dall’alveare.).

Molti e diversi fra loro sono i linguaggi creati dall’uomo nel corso dei millenni; tutti, dal più semplice al più complicato, si basano sullo stesso presupposto: le persone devono conoscere le regole basilari che governano il linguaggio di volta in volta messo in opera. Senza queste conoscenze, non si può comprendere alcun messaggio, se non in maniera frammentaria e distorta. Così, per fare un esempio, siamo capaci di interpretare correttamente i segnali emessi da un semaforo solo se abbiamo imparato ad associare all’espressione (i colori rosso, giallo e verde) i contenuti corrispondenti ("alt", "attenzione", "via libera"). Tutti i linguaggi, quindi, richiedono una fase di apprendimento, che può essere più o meno lunga e faticosa a seconda delle occasioni (nei casi estremi di linguaggi particolarmente complessi, come ad esempio la matematica, una conoscenza approfondita si ottiene solo con anni di studi).

Non c’è dubbio che un posto di primo piano tra i linguaggi umani sia occupato dalle lingue verbali, basate cioè sull’uso complesso delle parole: esse costituiscono il principale mezzo di comunicazione adoperato dall’uomo, e certamente anche il più ricco di possibilità espressive. Normalmente, si impara a comunicare nella propria lingua nei primi anni di vita: già verso i due anni i bambini sono solitamente capaci di manifestare a parole i propri bisogni e dare un nome a parecchi oggetti, e comprendono il significato di qualche centinaio di vocaboli. L’acquisizione delle competenze linguistiche continua nell’arco di tutta la vita (soprattutto per quel che riguarda il patrimonio lessicale), anche se con l’età adulta si raggiunge di norma un livello sostanzialmente stabile; una conoscenza completa della propria lingua, comunque, non si ottiene mai: di fronte a un vocabolario anche una persona molto colta deve ammettere di ignorare il significato di una grandissima quantità di parole.

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