La scrittura alfabetica
La scrittura come la conosciamo noi si
chiama scrittura alfabetica, fece la sua comparsa ed iniziò il suo
cammino verso il 1500 a.C. . Furono in particolare i Fenici, un popolo del
Mediterraneo dedito al commercio che si era insediato sulle coste della Siria,
che con i disegnini non rappresentarono più le parole intere ma i suoni, cioè
le sillabe e le consonanti che stavano nella parole. Con questa scrittura
chiamata sillabario senza vocali, e che è considerata un poco la madre
di tutti gli alfabeti del mondo, bastavano pochi semplici segni per comporre
tutte le parole ( o almeno parecchie) che si voleva. Certo che era ancora
incompleta e non proprio come la nostra, ma fu un passo decisivo verso la
scrittura alfabetica. Dalle città fenicie questo tipo di scrittura si diffuse in tutto
il mediterraneo attraverso il commercio e le rotte di navigazione. In pratica,
se ci pensiamo, la scrittura è particolarmente importante per commerciare e per
scambiarsi informazioni tra nazioni. E proprio dall’alfabeto fenicio presero
origine tanti altri alfabeti, quello greco, persiano, indiano, fino a quello
etrusco e latino, da cui discende direttamente il nostro. Il successivo passo
verso la scrittura come la conosciamo noi fu di rappresentare, oltre al suono
delle consonanti, anche i suoni delle vocali. Così, intorno all’800 a.C. i
Greci inventarono la scrittura alfabetica completa. Si ritiene che la grandezza
della scoperta dei Greci fu quella di aver individuato le vocali e quindi di
aver diviso la sillaba (consonanti e vocali) dando alle due componenti una
identità anche visiva definita. Con l’alfabeto greco completo c’era più
possibilità di rispettare la ricchezza e la complessità del linguaggio
quotidiano, consentendo di descrivere più adeguatamente l’esperienza umana.
In pratica l’alfabeto greco avendo un vocabolario più ampio, poteva
permettersi una scrittura più espressiva e una maggiore ricchezza di
sostantivi, verbi e aggettivi. Fu soprattutto per questo motivo che il mondo
greco ottenne notevoli risultati in numerose branche del sapere, ed esercitò un
primato intellettuale su altri popoli dell’antichità per parecchi secoli. Gli
Etruschi e poi i Latini adottarono tale scrittura, la perfezionarono e così si
diffuse in tutto il mondo.