La nobile famiglia Amoretti, originaria di Mantova, è presente già alla fine del secolo XVI in Avellino, dove detenne poteri religiosi e politici occupando cariche pubbliche prestigiose e assai influenti. La casa palaziata degli Amoretti, che nel 1630 ospitò l'infante di Spagna, Maria, in visita alla vedova di Marino II Caracciolo, sorgeva proprio accanto alla Cattedrale sul lato nord. Il palazzo appartenne per diversi anni agli Amoretti, dai quali, poi, fu venduto ai Quartulli e successivamente alla famiglia de Conciliis. Dall'androne di ingresso del palazzo si accedeva a quattro bassi, due a destra e due a sinistra e poi a cantine e rimesse e ad un cortile, in fondo al quale c'era un cancello di ferro che costituiva a sua volta l'accesso ad una piccola pianta di giardino cinto da mura. Attraverso delle scale si accedeva, poi, ai locali superiori, dei quali alcuni affacciavano su piazza Duomo e sulla strada laterale, altri nel cortile. Nel 1891 PietroGiacomo de Conciliis vendeva l'antico palazzo alla Camera di Commercio ed Arti di Avellino, che recentemente lo ha restaurato.