Palazzo della Dogana




La Dogana rappresentava il fulcro della vita cittadina, il centro intorno a cui si svolgevano, per buona parte del giorno, le maggiori attività della popolazione. C'è da supporre che l'edificio comprendesse due zone ben distinte: uno spazio adibito a vero e proprio deposito, con locali per il carico e lo scarico, nonché per la pesa delle merci; ed un altro destinato alla vita della collettività in generale. Aveva ben quattro ingressi: uno nella parte meridionale che sporge sulla pubblica piazza, il secondo verso il lato orientale e gli altri due ad occidente e a settentrione. Nel 1647, per opera dell'architetto Cosimo Fanzago, la facciata del palazzo della Dogana fu rifatta architettonicamente ed ornata di statue e di fregi. L'insieme della facciata è sobrio e lineare. Al piano inferiore si succedono cinque lunette sul cui arco di volta c'è un leggero fregio. Ai lati dell'arco centrale, su alte mensole, sono due statue: una Diana a sinistra, un efebo a destra. Simmetricamente agli archi del piano inferiore, quello superiore si scompone in cinque riquadri, dei quali quello centrale, più profondo e privo di decorazioni, contiene la lastra di marmo commemorativa. Gli altri quattro, invece, più lavorati contengono una nicchia circolare, con altrettanti busti, raffiguranti secondo l'opinione più comune Augusto, Adriano, Pericle e Antonino Pio. Nella nicchia tra i due riquadri di sinistra è inserita una statua acefala di Venere Anadiomene; nell'altra, tra i due riquadri di destra, campeggia la statua di Marino II Caracciolo, in armatura cinquecentesca, probabilmente opera dello stesso Fanzago. Ai lati sono visibili due scudi araldici con le insegne della famiglia Caracciolo-Rossi. L'attico, infine, presenta vari elementi decorativi: pinnacoli, anfore basse, ma soprattutto due statue, un Apollo e una Niobide, provenienti dall'antica Abellinum. Due leoni, posti ai lati dell'edificio, sembrano essere lì apposta per custodirlo. Col passare del tempo, la Dogana perse la sua funzione e fu trasformata in un cinema. Tuttavia un recente incendio ha inferto un duro colpo all'edificio salvandone solo la facciata.

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